UPA e LNG nella Contraccezione di emergenza

UPA e LNG nella Contraccezione di emergenza: le informazioni contenute nella documentazione EMA e le evidenze scientifiche dimostrano un prevalente meccanismo anti-annidamento.

Bruno Mozzanega e Giovanni Battista Nardelli

Dipartimento SDB della Salute della Donna e del Bambino, Università di Padova, Italia

Razionale e obiettivi: Le pillole per la Contraccezione di emergenza (ECPs) vengono descritte come farmaci che agiscono inibendo o ritardando l’ovulazione senza interferire con l’impianto dell’embrione. Secondo noi,  al contrario, come andremo a dimostrare, sia i documenti EMA sia gli articoli che illustrano gli esperimenti fatti, dimostrano che tali farmaci prevalentemente inibiscono l’impianto dell’embrione.

LNG-ECPs: letteratura: LNG-ECPs (le pillole contraccettive di emergenza che contengono LNG – Levonorgestrel)non prevengono mai l’ovulazione quando vengono assunte nei giorni più fertili (vedi EMA-EPAR on EllaOne p. 9, tabella 1) . Per contro, tali farmaci bloccano la formazione di un corpo luteo adeguato. Quando queste pillole vengono assunte nel periodo pre-ovulatorio, l’ovulazione si verifica regolarmente, ma le gravidanze non compaiono. Quando queste pillole vengono assunte nel periodo post-ovulatorio, sembra che non siano più in grado di impedire le gravidanze.

UPA-ECPs: letteratura: EllaOne (la pillola contraccettiva di emergenza che contiene UPA – Ulipristal Acetato)  previene l’ovulazione solo quando assunta nel primo dei giorni fertili. In seguito, il suo effetto anti-ovulatorio si riduce, fino a diventare insignificante (8%) 36 h prima dell’ovulazione, nei giorni più fertili (Brache); il suo effetto anti-ovulatorio, che decresce, non può essere la spiegazione di una efficacia costantemente elevata nel prevenire le gravidanze (>=80%), che non si riduce mai in qualunque dei cinque giorni il farmaco venga assunto dopo un rapporto non protetto.                                                                  Inoltre, l’ovulazione avviene regolarmente nel 91,7% delle donne che assumono ellaone una volta alla settimana per 8 settimane consecutive (vedi EMA-CHMP Assessment Report “EMA/73099/2015”: studio HRA2914-554, p7).                                                                                                                                                    Infine, Lira-Albarràn ha somministrato ellaOne a donne nei giorni pre-ovulatori più fertili: tutte hanno ovulato normalmente, ma il loro endometrio, valutato attraverso campioni prelevati nella cosiddetta finestra di impianto, è diventato inospitale: l’espressione di 1183 geni era esattamente l’opposto di quella osservata nell’endometrio recettivo pro-gestazionale. Questo è in pieno accordo con le informazioni contenute nell’Assessment Report dell’EMA “EMEA/261787/2009” (p.8): dopo la somministrazione di UPA “le proteine necessarie a iniziare e mantenere la gravidanza non vengono sintetizzate”.

Conclusioni:i Contraccettivi di Emergenza agiscono prevalentemente impedendo l’impianto dell’embrione. Le persone devono ricevere informazioni corrette.

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